19 marzo – Sacra Novena per l’Annunciazione di Maria Vergine (4° giorno)

19 marzo – Sacra Novena per l’Annunciazione di Maria Vergine (4° giorno)

«Benedetta tu sei tra le donne» (Lc 1,28)

San Francesco Antonio Fasani, Sacra Novena per l’Annunciazione di Maria Vergine

(Stefano Colelli, 19-03-2025)

 

19 marzo (4° giorno) – Maria: La Benedetta

 

Continuando con “benedetta fra e sopra le donne” (Lc 1,28) e «sopra tutte le creature» (Supplica), il padre Maestro vede Maria più benedetta di alcune donne, come Giaele e Giuditta, lodate nella Bibbia per le speciali benedizioni di Dio, e la vede come la realtà rispetto al suo adombramento, perché schiacciò «il capo di Lucifero e annientò i nostri infernali nemici» (1), perché concepì e partorì Gesù «con puro gaudio e tanto amore» diversamente dalle altre donne che concepiscono e partoriscono nel dolore (2), e soprattutto perché è la sua di ogni nostra benedizione e dell’eliminazione della maledizione di Eva (3). Perciò, Maria, benedetta dal Creatore, è degna di essere «benedetta da ogni creatura» (Supplica).

 

«Benedicta tu in mulieribus» (Lc 1,28)

1. Considera, o anima, come Maria viene chiamata da Gabriele, di esser fra le donne la benedetta: “Benedicta tu in mulieribus” [Benedetta tu sei tra le donne]. Vengono ancora alcune donne benedette nella Scrittura, come fu Giaele che per zelo uccise Sisara oppressore del popolo di Dio: “Benedicta inter mulieres Jahel” [Benedetta fra le donne Giaele] (Gdc 5,24). Così la forte Giuditta, che troncò il capo ad Oloferne: “Benedicta es tu filia, a Domino excelso prae omnibus mulieribus super terram” [Benedetta sei tu, figlia, davanti al Dio altissimo più di tutte le donne che vivono sulla terra e benedetto il Signore Dio che ha creato il cielo e la terra] (Gdt 13,23 = Gdt 13,18). Ora, le benedizioni di queste donne, tanto vengono superate dalla Benedizione di Maria, quanto viene ecceduta l’ombra dalla verità, e la figura dal figurato: se ella, con privilegio singolare, schiacciò il capo al serpente d’abisso, com’è Lucifero, che si rendeva insuperabile nemico del genere umano.
O Maria, benedetta dal Signore sopra tutte le donne, in terra ed in cielo, se per te da Dio sono stati annientati i nostri infernali nemici! “Benedixit te Dominus in virtute sua: quia per te ad nihilum redegit inimicos nostros” [Benedetto sei tu, nostro Dio, che hai annientato in questo giorno i nemici del tuo popolo] (Gdt 13,22 = Gdt 13,17). Or dunque, o anima, se per Maria la benedetta, è ridotto al niente il potere de’ nostri infernali nemici, come poi, nelle battaglie delle tentazioni, invece di riportar vittoria, restiamo confusi e vinti? Chi li rende vincitori? Non altro certamente che la nostra mala volontà che gli dà liberamente la palma del trionfo nelle mani.

2. Considera, o anima, come Maria vien salutata fra le donne la Benedetta. Poiché tutte le donne discendenti con la colpa originale, quando concepiscono, vengono angustiate dal feto che portano nel ventre, e indi lo partoriscono con gran dolore, partecipando della maledizione della nostra madre Eva: “Multiplicabo aerumnas tuas et in dolores paries filios” [Moltiplicherò i tuoi dolori e partorirai figli con dolore] (Gn 3,16). Maria, come esente da original contagio, fu lontana da ogni maledizione, e perciò Gabriele la chiama la Benedetta fra le donne, perché, dovendo concepire e partorire, il tutto sortirebbe con puro gaudio e tanto amore.
O Maria Immacolata senza macchia di colpa, ci rallegriamo, o Benedetta, che fosti lontanissima da ogni maledizione. O anima, non ci facciamo simili ai peccatori, che concepiscono dolore e partoriscono iniquità (cf. Gb 15,35), ma imitiamo Maria a concepire casti pensieri con gaudio di spirito e partorire frutti di sante operazioni.

3. Considera, o anima, che Maria vien salutata: “Benedicta tu in mulieribus” [Benedetta tu fra le donne], perché essa è la causa d’ogni nostra benedizione. E quanto ci è venuto di maledizione per Eva, il tutto ha tolto la benedizione di Maria: «Quid quid maledictionis infusum est per Evam: totum abstulit benedictio Mariae» [«Quale maledizione fu infusa tramite Eva: la benedizione di Maria la rimosse tutta» (PS-HIERONIMUS, Epistola IX, Cogitis me) (Patrologia Latina 30,127)]. Per Maria ci viene ogni celeste favore dono e grazia divina; per Maria si fa scampo dell’eterno male; e per Maria si conseguisce l’infinito bene.
O anima, chi sarà quello che non vuol amare Maria? Chi sarà quel lo che non vuole sperar in Maria? E chi sarà quello che non voglia esser divoto di Maria? E da qui conosci, o anima, che è una special misericordia del Signore e segno di eterna predestinazione, l’esser divoto di Maria.

 

(Canzoncina)
Eva, autrice d’ogni male,
d’ogni colpa, danno e pene;
Maria fonte d’ogni bene,
pozzo fondo: oh quanto vale!
Ella sola è la perfetta,
«fra le donne benedetta»!

 

(Atti di fede)

Ave Maria …

Io credo in Dio infinita Verità, per quanto Egli alla S. Chiesa ha rivelato, e credo con quella fede, [con] che ha creduto Maria Vergine.

Ave Maria …

Io spero in Dio Padre d’infinite misericordie, di conseguire la vita eterna, e spero con quella speranza, [con] che ha sperato Maria Vergine.

Ave Maria …

Io amo Dio Bellezza e Bontà infinita, e l’amo con quell’amore, [con] che l’ha amato e l’ama Maria Vergine.

Ave Maria …

Io mi dolgo dei miei peccati, come offese di Dio maestà infinita, con quel dolore che dei peccati del mondo si dolse Maria Vergine.

Ave Maria …

lo odio ogni peccato, come male sovra ogni male, con quell’odio [con] che l’ha odiato Maria Vergine.

Ave Maria …

Io abomino e detesto ogni tentazione del nemico, conforme l’ha abominato e detestato Maria Vergine.

Ave Maria …

Io amo il mio prossimo, anche i miei nemici, implorandogli da Dio ogni bene, con quell’amore [con] che l’ha amato Maria Vergine.

Ave Maria …

Io abbraccio ogni patire, conformandomi tutto alla volontà di Dio, conforme si conformava Maria Vergine.

Ave Maria …

Io dedico tutti i miei pensieri, voleri e non voleri, sensi interni ed esterni, parole ed opere; e di tutta la vita mia ne fo’ un perenne sacrificio a Dio: come si sacrificò Maria Vergine.

Ave Maria …

 

(Supplica)
O Maria, sopra tutte le donne e sopra tutte le creature la Benedetta. E perché fosti in tutto, e per tutto benedetta dal Creatore, è di dovere, che venga benedetta da ogni creatura. Siate dunque benedetta dagli Angeli e Santi nel cielo! Sii tu benedetta dai giusti e peccatori nella terra. Tutto il mondo ti benedica: perché tutto il mondo per te conseguisce ogni benedizione da Dio. E così ti benedica la mia anima, ti benedica la mia mente, ti benedica il mio cuore; ti benedicano le mie potenze, i miei sensi, le mie viscere, la mia lingua, le mie parole, le mie opere, e le mie fatiche. Ed io [con] tutto me stesso ti benedico in eterno in saecula saeculorum. Amen.

 

Immagine: Maria Vergine, particolare dell’Annunciazione a Maria Vergine all’interno della nicchia con bifora (inizio XV sec.), seconda parete destra dell’abside poligonale (5/10) – Chiesa “San Francesco” (XIV sec) – LUCERA (FG)

 

BIBLIOGRAFIA
SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI, Le 7 Novene Mariane, Francesco Costa (a cura di), con studi di Pietro Damiano Fehlner e Francesco Uricchio, Padova, Edizione Messaggero, 1986, 320 p.

 

 

 

 

 

 

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