XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO Anno A – Solennità
Omelia di Fra Alex Carrillo ofmconv
Da quando Dio ha fatto la sua scelta per Abramo, è Dio il suo Re, guida e pastore. Dio diventa per il Popolo d’Israele il tutto ciò è: Profeta, Sacerdote e Re. Dopo cominciare la sua emancipazione Israele vuole come gli altri popoli un re pero come gli altri popoli, cosi finisce il tempo nel quale Dio c’era tutto per il suo Popolo. Sempre la prerogativa, la scelta di eleggere re la riserva Dio, per il bene del suo Popolo, nella libertà però no tutti i re d’Israele sono come vuole Dio, e come tutti gli uomini alla fine il cuore no tende al bene, alla giustizia, al volere secondo Dio. Nella scelta Davide fa il suo percorso di conversione e diventa non solo il prototipo di credente fedele e sensato ne anche il prototipo di re secondo il volere di Dio, per quello della sua carne nascerà il Messia il Salvatore che come al principio sostenta tutte le qualità di profeta, sacerdote e re. A ragione la profezia dice che il nostro re, secondo la carne esce della casa di Davide. (Salmi 89) Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l’ho consacrato… Gli conserverò sempre la mia grazia, la mia alleanza gli sarà fedele. Stabilirò per sempre la sua discendenza, il suo trono come i giorni del cielo. Perché questa è stata la promessa a Iesse: Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. (Isaia 11, 1) Come il Signore ha fatto confusione nella scelta di Davide, sia per il popolo come per il Profeta, cosi succede con Gesù Cristo, tutti aspettavano il Messia nel palazzo regale di Gerusalemme invece è nato a Betlemme: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele. Anche i re magi aspettavano trovarlo là pero Lui invece è nato da dove provengono tutti i carini pastori d’Israele a Betlemme, come Davide, come originariamente dice il racconto ebreo della più antica professione di fede: (Deuteronomio 26:5) “Tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, che è il tuo Dio: “Mio padre era un Arameo errante” per confondere tutti è nato questo re, no come gli altri, come tutti i suoi ascendenti, per quello dicono i re magi: alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». (Matteo 2, 1-12) Perché sia terrenale come spiritualmente Cristo è re, Lui stesso lo riconosce davanti a Pilato: Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». (Giovanni 18, 37) pero di nuovo per confusione di tutti i capi d’Israele Gesù Cristo dice: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù»(Giovanni 18, 36). A questo punto possiamo chiedere al nostro Re, diteci a noi da dove è il tuo Regno? come lo facciamo presente? quale sono i tuoi comandamenti? come regni tu? dove ti troviamo Re nostro? E subito Lui rispose: Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi! (Luca 17, 21) perché il Regno di Dio, siamo tutti coloro che crediamo a Lui e diciamo che Lui è il Re d’Israele, noi siamo il resto del Grande Israele, come lo professa l’Apostolo: Gli replicò Natanaèle: Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele! (Giovanni 1, 45-51) Cosi a la fine della sua vita terrena il profeta Zacaria dice di Lui: Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco, a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, un puledro figlio d’asina, Matteo cosi dice della sua Gloriosa entrata a Gerusalemme dove tutti gridavano: Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli! (Matteo 21, 9) per confusione di tutti mori sul la croce nudo senza nulla e senza niente, per quello: Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei. (Luca 23, 35ss) Da sempre e per sempre Dio se nasconde, per il bene nostro e per la nostra salvezza, cosi è questo nostro Re, il suo regno chiediamo ogni giorno al meno per due mila anni che vengo ogni giorno nella nostra vita, nella nostra mente, nel nostro cuore, perché possiamo manifestarci come suo popolo, popolo regale, assemblea santa, popolo di profeti e sacerdotale, capace di vedere come Francesco d’Assisi, come Elisabetta d’Unghia o come il Padre Maestro a nostro Re là tra i più piccoli, malati e i più poveri, anche negli carcerati, perché tra di loro sta sempre il nostro Re, la facciamo ogni giorno l’esercizio del nostro regnato e del Regno di Cristo, là facciamo presente la nostra vera nobiltà di sangue regale, quando facciamo opere buone per amore a Gesù Cristo facciamo scender il Regno di Dio nella nostra vita, nella vita della Chiesa, scopriamo che il nostro Re è vivo e Regna fino a la fine del mondo e ci accompagna sempre, non è faticoso essere cittadino di questo Regno sudditi di questo Re, perché il Suo Regno e di pace, la sua Legge è la Amor, la sua causa sono orfani, vedove e i più poveri. Noi innanzitutto che abbiamo bisogno della sua misericordia e quelli altri che lui manda nella nostra vita perché facciamo esercizio della nostra nobiltà come autentici cristiani, coerede del suo Regno, questo è il suo desiderio come testamento d’amore regale per noi: Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo. (Giovanni 17, 24) E anche nel giudizio finale chiede per noi, preghiamo che come profezia: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. (Matteo 25, 34) Regna sempre Signore Gesù Cristo, nella nostra mente, nel nostro cuore, nella Chiesa, nel mondo, perché non abbiamo e non vogliamo altro re fuori di Te.
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