San Francesco Antonio Fasani, Sacra Novena per la Purificazione di Maria Vergine (24 gennaio – 2 febbraio) – Introduzione
Sacra Novena per la Purificazione di Maria Vergine (25 gennaio – 2 febbraio),
di San Francesco Antonio Fasani, frate minore conventuale (Lucera, 1681 – 1742)
Introduzione
(Stefano Colelli)
Manoscritto datato 1742, anno di morte di San Francesco Antonio Fasani (29 novembre), frate minore conventuale della provincia minoritica di S. Angelo (Daunia e Molise), maestro di teologia (padre Maestro), redatto entro la prima metà di gennaio del 1742, visto che il 24 dello stesso mese aveva inizio la novena per la Festa liturgica della Purificazione della Beata Vergine Maria (2 febbraio), denominazione secondo il Messale Romano (1570, bolla Quo primum tempore) di San Pio V (1566 – 1572), popolarmente chiamata “Candelora”. Oggi, con la Riforma Liturgica del 1960, prende il nome di Presentazione di Gesù al Tempio (Lc 2,22-40). La predicazione è inclusa all’interno di un volumetto cartaceo rilegato in pergamena (cm 15,5 x 10,5; 222 ff.) in lingua italiana, classificato come 3° Vol. all’interno degli Scritti fasaniani, contenente altre sei novene per le principali feste liturgiche mariane: Immacolata Concezione, Nascita, Presentazione, Annunciazione, Visitazione, Assunzione al cielo.
È composta di 10 omelie, una per ogni giorno dal 24 gennaio sino al 1° febbraio, di cui l’ultima, la decima, è dedicata alla Festa stessa della Purificazione della Beata Vergine Maria. Ognuna è articolata in tre punti di riflessione, a seguire una canzoncina in rime di ispirazione alfonsiana (S. Alfonso Maria de’ Liguori, 1696 – 1787), che intende riassumere i punti salienti, a conclusione una supplica o preghiera alla Vergine per ottenere la grazia di imitarne la virtù che è stata oggetto di meditazione.
Oggetto della Novena è il Vangelo di Luca cap. 2 vv. 22-40, con interpretazione allegorico–spirituale, sul solco esegetico del fiammingo gesuita Cornelio a Lapide (Cornelis Cornelissen van den Steen: 1567 – 1637) sui temi dell’umiltà, della povertà, dei sentimenti di Maria, della dignità sacerdotale di Simeone e dell’intervento divino per il suo riconoscimento del Bambino Gesù. Emergono, anche, elementi impliciti che riecheggiano sia il dottore della Chiesa e frate minore S. Bonaventura (1221 – 1274) sia il commentatore ed esegeta frate minore Nicolò da Lyra (il Lirano) (1270 ca. – 1349), per quanto riguarda la “volontaria sottomissione” di Maria alla legge della purificazione, allo scopo di imitare l’umiltà di Gesù, come anche l’interpretazione della «spada trapasserà la tua anima» (Lc 2,35a).
La predicazione fu elaborata sui vv. 22.24.28.34.35a del Vangelo di Luca cap. 2 della Bibbia Vulgata Sisto-Clementina (1598), in uso al tempo del Fasani. Ogni versetto fa da titolo alle omelie dei singoli giorni della Novena. Per i giorni 3°, 4°, 5° e 6° il titolo si ripete:
24 gennaio (1° giorno) Lc 2,22 a-b: «Postquam impleti sunt dies purgationis (Mariae) secundum legem Moysi: tulerunt illum in Jerusalem, ut sisterent eum Domino» [Quando furono compiuti i giorni della purificazione di (Maria) secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore].
25 gennaio (2° giorno) Lc 2,22 a: «Postquam impleti sunt dies purgationis (Mariae) secundum legem Moysi …» [Quando furono compiuti i giorni della purificazione (di Maria) secondo la legge di Mosè …].
26 gennaio (3° giorno); 27 gennaio (4° giorno); 28 gennaio (5° giorno) e 29 gennaio (6° giorno) Lc 2,22 b: «Tulerunt Jesum in Jesuralem, ut sisterent eum Domino» [Portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore].
30 gennaio (7° giorno) Lc 2,24: «Et ut hostiam, secundum quod dictum est in lege Domini, par turturum, aut duos pullos columbarum» [E come sacrificio, secondo quanto prescrive la legge del Signore, una coppia di tortore o due giovani colombi].
31 gennaio (8° giorno) Lc 2,28: «Simeon accepit eum in ulnas suas et benedixit Deum» [Simeone lo prese tra le braccia e benedisse Dio].
1 febbraio (9° giorno) Lc 2,34: «Et dixit ad Mariam matrem eius: Ecce positus est hic in ruina, et in resurrectionem multorum in Israel: et in signum cui contradicetur» [Poi disse a Maria, sua madre: Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele, e come segno di contraddizione].
2 febbraio (10° giorno) Lc 2,35: «Et tuam ipsum animam pertransibit gladius» [E la spada ti trafiggerà l’anima].
BIBLIOGRAFIA
SAN FRANCESCO ANTONIO FASANI, Le 7 Novene Mariane, a cura di Francesco Costa, con studi di Pietro Damiano Fehlner e Francesco Uricchio, Padova, Edizione Messaggero, 1986, 320 p.